martedì 13 gennaio 2009

Genocidio convenzionale o atomico?

Avrà pensato questo deputato di ultra destra israeliano nell'inutilità di spendere tempo e rischiare vite dei soldati radendo al suolo Gaza con le noiose bombe convenzionali (o no, dato che il fosforo bianco, uranio impoverito e altri arnesi del genere sono ormai di uso comune contro il popolo palestinese). A questo punto, visto che l'abbiamo, perché non utilizzarla questa atomica?

Oggi, Avigdor Lieberman, presidente del partito fondamentalista “Israel Beitena”, ha offerto alla platea degli studenti dell’università Bar Ilan la sua “soluzione” alla guerra in corso contro la Striscia: "Il popolo di Israele non sarà sicuro finché Hamas governa la Striscia di Gaza. Dobbiamo proseguire la guerra fino alla sua distruzione. Dobbiamo fare esattamente ciò che fecero gli Stati Uniti d’America con il Giappone durante la Seconda guerra mondiale, così non ci sarà bisogno di occupare Gaza”.

Certo è un modo per dare un'accelerazione a questo stillicidio... ad ammazzarli tutti a questo ritmo non si finisce più.

Bilancio della carneficina ad oggi: Secondo quanto diramato dalla direzione generale del servizio di emergenza della Striscia di Gaza, all'alba di oggi, erano 7 le vittime dei bombardamenti israeliani e degli scontri con i militari. Alle 10,30 erano salite a 27.

Il numero dei morti, dal 27 dicembre a oggi, è salito così a 933, di cui 280 bambini, mentre i feriti sono 4300, di cui 470 gravi.

Fermo ancora il bilancio delle vittime israeliane, per fortuna.

domenica 11 gennaio 2009

Armi non convenzionali

Il Newweapons Committee, formato da un gruppo internazionale di accademici per lo studio degli effetti dell'utilizzo delle armi non convenzionali, ha rilasciato un comunicato stampa in cui si evidenzia come Israele stia sperimentando l'utilizzo di armi non convenzionali a Gaza.

Come già accadde nell'ultima invasione del libano, anche a Gaza arrivano cadaveri che presentano segni di mutilazioni non attribuibili all'utilizzo di armi convenzionali (bulbi oculari mancanti, arti inferiori mutilati in modo particolare, vestiti intatti, ecc)

Potete scaricare il comunicato stampa in Italiano qui, in Inglese qui.

Gaza non è più notizia

Son bastati 14 giorni per assuefare i nostri telegiornali e le maggiori testate, oggi il genocidio di Gaza non è più la notizia di apertura. In questo momento il sito di Repubblica riporta in 7mo posto il link agli aggiornamenti dalla Palestina. Dopo la riforma della giustizia, le dichiarazioni di Brunetta, i gol della Juve e così via.

Siamo entrati nella terza settimana di assedio e di genocidio. Il conflitto si intensifica ed il giornalismo allenta la presa, tranne "il manifesto" che continua a dare il massimo spazio alla questione.

880 Morti (1/3 bambini)
3620 Feriti

Il controllo sulla striscia di Gaza da parte di Israele è diventato capillare e sono diventati bersaglio prediletto gli ospedali, le ambulanze e in qualche modo anche i giornalisti. I droni sorvolano continuamente i cieli di Gaza terrorizzando la popolazione.

Si intensifica l'uso di armi non convenzionali, in particolare fosforo bianco e DIME (Dense inert metal explosive), vietate dalle convenzioni internazionali. D'altronde erano già state usate in Libano e nessun paese ha mai mosso perplessità sulla questione.

C'è un'interessante intervista sul clima che si vive a Gaza in queste ore fatta da infopal a Vittorio Arrigoni, una delle poche voci che riesce a farci avere notizie quasi in tempo reale dal fronte.

Trovate qui l'intervista.

giovedì 8 gennaio 2009

Boicottaggio dei prodotti israeliani


Quando andate al supermercato, nei negozi, nei mercati controllate la provenienza dei prodotti che acquistate.
Se il codice a barre riporta il numero 729 non comprateli.
Cominciamo a togliere qualche arma a chi ne sgancia a tonnellate sulla popolazione palestinese.

(maggiori info in forumpalestina.org)

Venezuela compie un atto semplice e lineare

Quello che il progressismo europeo si sogna di fare. Un atto dovuto, semplice ed significativo.
Cito da Peacereporter:

"Il presidente Hugo Chavez ha ordinato l'espulsione dell'ambasciatore israeliano Shlomo Cohen e di tutta la sua delegazione per protestare contro l'offensiva di Tel Aviv nella Striscia di Gaza. Chavez ha fortemente condannato le azioni di Israele e ha invitato il popolo israeliano a sollevarsi contro il proprio governo. Il Venezuela è il primo paese a compiere un azione del genere per prtestare contro le violenze di Gaza. "L'esercito israeliano sta codardamente attaccando gente innocente che non ha la possibilità di difendersi", ha detto Chavez il quale ha tenuto a precisare che la sua decisione non è da considerarsi in alcun modo figlia di un sentimento antisemita.A poche ore dalla decisione del presidente venezuelano Israele ha riposto espellendo a ua volta l'ambasciatore venezuelano, secondo quanto annunciato dal ministero degli Esteri"

Non dico l'italia dei pagliacci al potere ultimamente - senza nulla togliere all'opposizione, che tiene testa al sionismo tricolore - ma quanto meno la Spagna... Non so... la Lituania, L'Estonia... uno, dico UNO che espella sto maledetto ambasciatore!!!

E sempre la stessa, ricorrente, domanda: Non sembrandomi che i paesi rompano relazioni diplomatiche tutti i giorni, Dove sono i media in Italia?

Informazioni sul luogo

C'è un reporter che da Gaza sta inviando notizie sul massacro prese sul posto... compatibilmente con minacce, tagli di luce e bombe...

http://www.gazatoday.blogspot.com/

Dodici Regole per l'informazione sul medio oriente

Traduco un testo anonimo che mi arriva in spagnolo (ma tradotto dall'arabo) via mail:

1) In Medio Oriente sono sempre gli arabi quelli che attaccano per primi e sempre Israele chi si difende. Questa difesa si chiama rapresalia.

2) Né gli arabi, né palestinesi, né libanesi hanno il diritto di uccidere civili. Questo viene chiamato "terrorismo".

3) Israele ha il diritto di uccidere civili. Questo si chiama "legittima difesa".

4) Quando Israele uccide civili in massa, le potenze occidentali chiedono che lo faccia con maggior cautela. Questa si chiama "reazione della comunità internazionale".

5) Né i palestinesi, né i libanesi hanno diritto a catturare soldati israeliani dentro alle istallazioni militari con sentinelle e posti di combattimento. Questo deve essere chiamato "sequestro di persone indifese".

6) Israele ha diritto a sequestrare, a qualsiasi ora e in qualsiasi luogo, quanti palestinesi e libanesi voglia. La cifra attuale gira attorno ai 10mila, tra cui 300 bambini e 1000 donne. Non è richiesta prova di colpevolezza. Israele ha diritto a mantere prigionieri a tempo indeterminato, fossero anche autorità democraticamente elette da palestinesi. Questo viene chiamato carcerazione di terroristi.

7) Quando si pronuncia la parola "Hezbollah" è obbligatorio aggiungere, nella stessa frase, "apoggiati e finanziati da Siria e Iran".

8) Quando si pronuncia Israele, è tassativamente vietato aggiungere: "apoggiati e finanziati per gli USA". Questo potrebbe generare l'impresione che il conflitto è impari e che l'esistenza di Israele non corre alcun pericolo.

9) In articoli o rapporti su Israele devono essere evitate le seguenti diciture: "Territori occupati", "Risoluzioni ONU", "Violazioni dei diritti umani" e "Convenzione di Ginevra".

10) I palestinesi, allo stesso modo dei libanesi, sono sempre "codardi" che si nascondono tra una popolazione civile che "non li vuole". L'atto di dormire a casa con le loro famiglie si definisce "codardia". Israele ha il diritto di annientare con bombe e missili i quartieri dove dormono. Questo atto è definito: "Azione chirurgica di alta precisione".

11) Gli israeliani parlano meglio inglese, francese, spagnolo, portoghese e italiano degli arabi. Per questo meritano di essere intervistati con maggior frequenza e avere maggiori oportunità degli arabi per spiegare al grande publico le presenti regole di informazione. A questo si chiama "Neutralità giornalistica".

12) Chiunque si trovi in dissacordo con le suddette regole sono, e così deve risultare, "terroristi antisemiti di elevata pericolosità".

martedì 6 gennaio 2009

Invasione e Massacro

Sono entrati da tre giorni con i carri armati, stanno facendo un massacro di civili inermi.
Nonostante il pasticcio massmediatico, l'intorbidire le acque dei nostri codardi e complici "giornalisti", è ormai chiaro a tutti la proporzione del genocidio.

L'Onu bloccata dal solito alleato USA, le frontiere bloccate dall'assassino Mubarak, gli altri governi arabi sfidando le mobilitazioni popolari interne insistono in un immobilismo allucinato.


E ci tocca subire il circo dei collegamenti con gli "inviati" che evitando accuratamente di dare una benché minima spiegazione sulla natura del massacro ci raccontano delle strategie di tzahal (l'esercito israeliano) - spezzano la striscia in due, tagliano rifornimenti dal sud, combattono nel nord - senza mai dimenticare di citare i terroristi che lanciano i terribili missili Qassam.

Terribili missili Qassam che hanno la caratteristica di quasi mai uccidere ma di spaventare la popolazione israeliana delle città meridionali. E si sa, è un atto gravissimo di terrorismo spaventare un ebreo di questi tempi.

Siamo sui 600 morti a Gaza, bilancio che sale continuamente ed è evidente che se si bombarda una città densamente popolata, in un territorio in cui le vie di fuga sono chiuse da mesi, in quei 600 morti ci sono tutti. Ci sono 100 bambini.

Quanto valgono 100 bambini palestinesi per il cosidetto occidente? Sappiamo bene che gli adulti valgono nulla.

Questo è Israele. Un paese nato su una Pulizia Etnica e su un genocidio che dura da 60 anni. Un paese criminale. Colpevole di crimini di guerra e di crimini contro l'umanità. Colpevole di apartheid e di pulizia etnica.